Mauro Corradini

Regazzoni e Dalla: emozioni di ritmi e colori

... Da questa frequentazione nasce un ciclo che, legato ad alcuni testi e ad un titolo (di una canzone famosa), ciclo che in realtà diviene un documento parallelo di una spiritualità, una sensibilità, che si misurano con quelle diverse del cantare, alla ricerca di un punto d'incontro, di una tensione, che traduca (con altra attività artistica) le medesime emozioni.
Per questo, alla fine lascia cadere e deposita sulla tela Domenica Regazzoni: la sua tensione emotiva, che va dalla memoria del padre liutaio, alla serenità di uno sguardo sui campi di risorgive che si distende dalle finestre dello studio nella "bassa" milanese, dal recupero di una spiritualità che diviene materia e segno, alla ricerca di quella impossibile perfezione, che è la scommessa stessa dell'arte.
Operazione che si compie attraverso una stratificazione di materie diverse, come se la molteplicità degli stimoli potesse, alla fine, conciliare nella pittrice una più forte intensità espressiva. E il quadro, l'opera, si riempie di grumi cromatici, di frammenti di tele leggere, di stoffe ruvide, di juta, rievoca il sapore naturale della corda o si innalza nelle vette del sublime con le cromie oro di medioevale memoria, non dimenticando mai i termini di un'attualità, che viene al lettore da lacerti strappati, da colature, da richiami grumosi, che sanno di quotidianità e di muri offesi; opere concresciute con la sostanza stessa della pittura e sembrano rinviare a quel contesto urbano, che la pittrice lascia alle spalle, ogni mattina, uscendo da Milano per recarsi nello studio di Peschiera Borromeo...
E sui supporti dell'opera, che punta al quadrato, al massimo ad una verticalità appena accennata, si depositano le emozioni, che assumono l'andamento informe, proprio del muoversi ondivago dell'animo umano: e tuttavia, in tanta inquietudine, costruite su una sostanziale certezza, rappresentata dal rigore. Così una vicenda pittorica giunge al lettore cadenzata da ritmi e da parole, che rinviano all'altra arte, rimandano ad una diversa sensibilità e a nuove espressioni emotive.

Brescia Oggi