Calendario ICAS 2019
Umberto Cabini
Presidente Fondazione ADI e Amministratore Delegato ICAS
Domenica Regazzoni, orgogliosamente valsassinese doc, artista di rara e felice maestria artigianale, apprezzata a livello internazionale, è autrice di opere che traducono la musica in plasticità concreta e visibile: siano esse grandi sculture che delicati acquerelli modernamente materici.
Sin dall’infanzia l’artista ha vissuto immersa nella musica. Figlia di Dante, famoso liutaio di fama mondiale, ha infatti appreso, fin dalla più tenera età, l’amore per “il lavoro artistico” che l’ha condotta, nel corso degli anni, al desiderio di esprimersi attraverso diverse espressioni artistiche: pittura, musica e - da ultimo - scultura.
L’esigenza di realizzare questo tipo di opere è nata nell’artista nel 1999, a seguito della scomparsa del padre.
All’interno del laboratorio paterno ha vissuto a stretto contatto con gli utensili e le componenti degli strumenti musicali che il sapiente genitore artigiano andava costruendo o restaurando.
Lei stessa racconta:
“Le mie prime sculture le ho eseguite lavorando proprio sui legni lasciati da mio padre», riferendosi a quelle che Gillo Dorfles ha definito «Violini resuscitati». L’arte della liuteria riassume in sè più forme artistiche: un po’ architettura, un po’ scultura, ma anche un po’ pittura, se si pensa alla complessa e gelosissima ricerca delle vernici.
Celebrando l’attività del padre, Domenica Regazzoni utilizza, per realizzare le sue opere, parti di violini, casse armoniche, manici, ponticelli, riccioli e corde, dando vita ad opere “volte ad evidenziare, sia pur metaforicamente, quel connubio - così spesso tentato e quasi sempre fallito- tra le due arti, quella visiva e quella sonora” (Gillo Dorfles). Pezzi che la Regazzoni, dal canto suo, definisce «Violini spaccati, o scomposti, o a spicchi. Frutto di un’arte artigianale».
Fine ultimo è quello di realizzare opere contenenti un’altissima dose di artigianato e in grado di dare l’anima alla musica: la più spirituale tra tutte le arti.
È con sommo piacere che affido dunque ai clienti della Icas il nostro calendario 2019, augurandomi che le opere di Domenica Regazzoni siano un efficace veicolo mediatore tra lo spirituale e la vita sensuale. Che la semplice osservazione di tali opere d’arte riesca ad evocare nella mente di ognuno il proprio accompagnamento musicale interiore. Possa chiunque evocare - tramite una sorta di catarsi - reminiscenze magicamente registrate nel profondo dell’anima, che consentano di affrontare l’imminente nuovo anno con spirito rinnovato ed un modo del tutto unico di guardare l’universo con stupore.